sabato 26 giugno 2010

Raccontatevi, cambierete!



L'assedio di San Pietroburgo, così ricordato dall'arte di una rgazza ucraina.

Secondo Paul Ricoeur un individuo (ed una società) sono tanto più sani in quanti più modi sanno raccontarsi.
La memoria del nostro passato a volte ci pare un fardello insuperabile, anche la memoria di un passato troppo felice e apparentemente perfetto, non solo di un passato traumatico.
Essa ci appare dunque come l'eterno ritorno.
A meno che la fredda memoria non si trasformi in ricordo.
E per essere tale deve essere con-(cum)-divisa; perchè diventi narrazione abbiamo bisogno dell'altro e dell'ascolto che diventa desiderio e si trasforma in relazione.
Il ricordo diventa allora com-(cum)-mozione e la lacrima che ci appare triste è in realtà un presente che si lubrifica. E' il riconnettersi dei tempi che ci permette di vivere il presente e di viverlo pienamente.
Questa riconnessione commovente è lo slancio verso il futuro, un futuro che non lascia pezzi di sè dietro le spalle che non fa terra bruciata.
Ma perchè possa accadere tutto ciò occore una memoria condivisa e condivisibile, e ciò può avvenire non attraverso fredde memorie ma attraverso l'espressione artistica della narrazione. Come quella incredibile del video che avete visto.
Cercate di narrarvi nel modo più personale e artistico possibile.
Cercate di ricordare con le vostre parole ma abbiate biosgno dell'altro.
Quando raccontiamo una cosa ad un'altro essa è già cambiata e pure noi ci sentiamo cambiare.
Fidatevi della forza della narrazione, raccontatevi in più modi possibili!
Tanto non si può dimenticare ciò che non si sa ricordare!
Il ricordo è la migliore qualità del futuro.
Raccontatevi, cambierete!

Andrea Giannelli per TdS

1 commento:

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