venerdì 25 dicembre 2009

Dono di Natale: le regole del gioco



Saremo grati a quelle persone che amandoci ci fanno conoscere il male il più tardi possibile, come mettessero il loro corpo a far da scudo su di noi, ancora troppo innocenti e inesperti. La migliore narrazione possibile è il più grande dono che ci si possa aspettare. Questo dono è tanto coraggioso perchè prevede che non sia riconosciuto come tale da chi lo riceve se non dopo molti anni e forse mai. L'ebbrezza che proviamo nel fare un simile dono sta nell'emozione di pensare che chiunque altro un giorno potrà comportarsi così con noi: il senso del dono sta nell'energia vitale dello scambio.
Camminate per le strade e frequentate i vostri luoghi con lo sguardo di chi si attende un simile dono, guardatevi tutti con lo sguardo di chi vuole scoprire chi sarà il suo predestinato e giocate a indovinare chi comincia, quando scatterà una simile gara sarà un gioco entusiasmante e commovente.


Andrea Giannelli-TdS

L'euforia dell'identità



"Ma è uno squallore, uno squallore" disse la signora, e la sua voce vibrava di sofferenza, come se la stessero violentando "è lo squallore imbellettato!E noi siamo quelli che imbellettano lo squallore!".
"Esattamente"disse Leroy. E Chantal avvertì in quell'esattamente il piacere che gli procurava la sofferenza della distinta signora.
"Ma allora dove sta la grandezza della vita?Se siamo condannati al cibo, al coito,alla carta igienica, chi siamo noi? E se solo di questo siamo capaci, che orgoglio può mai darci il fatto di essere, come ci fanno credere,individui liberi?".
Chantal guardò la signora e pensò che era la vittima ideale di un'ammucchiata. La immaginò mentre la spogliavano e incatenavano il suo corpo sfiorito e distinto, e la costringevano a ripetere le sue ingenue verità intanto che gli altri,davanti a lei,copulavano e si esibivano...
Leroy interruppe le fantasie di Chantal: "la libertà?Vivendo il proprio squallore, ciascuno può essere felice o infelice. la libertà consiste appunto in questa scelta.Ciascuno è libero di dissolvere la propria individualità nel pentolone della moltitudine provando o un senso di sconfitta o un senso di euforia. QUANTO A NOI, MIA CARA SIGNORA, ABBIAMO SCELTO L'EUFORIA".

Da "L'identità" di Milan Kundera 1997

martedì 15 dicembre 2009

L' amore al rallentatore (e la sua musica)



A volte l'amore vive al rallentatore nel sensuale dettaglio di ogni singolo gesto e si espande dentro nello splendido tempo dell'attesa.
L'amore e il nostro vivere sono tutto quello che accade tra gli eventi.

TdS



Opera del nostro frequentatore Massimo Scognamiglio* per le Terme del Sé

* Conosci Massimo in "spogliatoi"!

mercoledì 9 dicembre 2009

Come onde del mare



Le persone sono come onde del mare. Mai nessuna uguale mai nessuna ritorna.
Ognuna è l'onda per l'eternità di un istante. Nessuna muore solo ritorna al mare…

Le persone come le loro cose

Non sforzatevi di spiegare chi siete e cosa fate, saranno gli oggetti più impensabili a parlare di voi.