Dire le bugie,
non dare retta agli insegnamenti che tradiscono l’etimo delle parole,
disobbedire a quegli insegnamenti che non hanno mai convinto,
assunti così come per sfinimento;
dire una bugia,
non quella che umilia la dignità dell’altro,
non quella che lo tiene ostaggio di una verità inesistente,
che gli sottrae vilmente il suo tempo;
dire una bugia non per sottrarre ma per aggiungere;
è dare una possibilità in meno ad un possibile triste destino degli uomini:
quello di essere circondato dalle multinazionali delle verità.
Esse affamano il bambino sognatore che è in noi.
Attenersi sempre alla verità è disumano.
Dire una bugia è un arte, un mestiere,
dirla a se stessi a volte è l’unico modo per passare l’ostacolo
insuperabile;
la bugia è una stella, è una scintilla nel cielo della supposta onesta
divinità,che restituisce le emozioni, le azioni, insomma il gioco della vita,
agli esseri umani.
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Certo certo…le bugie si dicono…anche e soprattutto a se stessi però questa bugia mi ha fatto un po’ male…e le parole del mio amico di Zocca mi hanno aiutato…a digerirla…
RispondiElimina“Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
e ho cercato di convincermi
... che tu non ce l'hai.
E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare
di non guardare.
E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.
E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.
….poi ho camminato tanto e fuori
c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...”
Vasco...Senza Parole...